image3Finisce con una sconfitta un campionato che può essere una base importante per il futuro. La partita si presenta piena di difficoltà: è la classica partita di fine stagione per il Solteri San Giorgio dove le motivazioni sono al minimo e gli obiettivi sono risicati, mentre l’Alta Anaunia deve vincere per qualificarsi ai playoff come seconda ed eliminare la quinta in classifica dal gioco distanziandola di 8 punti.

Come da copione, la partita nasce con un predominio territoriale iniziale degli ospiti che vanno vicino al gol in alcune occasioni approfittando della maggiore esperienza dei propri attaccanti centrali. Il Solteri San Giorgio, tuttavia, cerca di ribattere colpo su colpo e prova a impostare qualche azione pericolosa, faticando a trovare il colpo vincente e a essere davvero pericoloso sottoporta: come di consueto, arriva bene sul fondo ma manca la zampata vincente a centro area e la difesa avversaria sventa agevolmente. Al contrario, l’Alta Anaunia sembra sempre sul punto di segnare colpendo anche un palo e rendendo sempre la vita difficile ai difensori centrali. Al 42′ arriva una punizione laterale per gli ospiti e le assenze importanti in termini di centimetri per il SSG si sentono. Difatti, il giovanissimo esterno (classe ’99) avversario si trova tutto solo libero di colpire di testa e trovare l’angolino basso dove Scigliano riesce solo a toccare, ma non a evitare il gol. 0-1 tutto sommato meritato.

La reazione della squadra di casa è abbastanza decisa e sfiora il gol con una splendida azione in cui praticamente tutti gli 11 giocatori toccano il pallone e il cross di De Vito viene stoppato per pochissimi centimetri dal difensore che anticipa Bragalini. A fine primo tempo, poi una bella punizione dal limite di Tasin trova l’incrocio dei pali. Il secondo tempo vede un Solteri San Giorgio più deciso a ribaltare il risultato, ma è l’Alta Anaunia a rendersi più pericolosa con ottime azioni di contropiede che spesso colgono impreparata la retroguardia costretta a confidare nei recuperi all’ultimo di capitan Nardelli e del giovane Sartori. Proprio su un’azione di contropiede al 15′ il neoentrato Furlani si fa sorprendere dall’eccellente esterno sinistro dell’Alta Anaunia che nonostante la giovanissima età si dimostra più furbo e fisicamente prestante, rubando la palla di astuzia e segnando il gol dello 0-2 da solo davanti al portiere. La partita continua con poche emozioni e nulla da dire. Il Solteri San Giorgio dimostra sia le proprie qualità che hanno contraddistinto questo campionato (tentativo costante di giocare il pallone con trame di gioco decenti, buona qualità tecnica in molti elementi) sia i propri limiti (difficoltà a concludere, troppi personalismi e troppa presunzione di potercela fare da soli, giocate a “intermittenza” di alcuni elementi) e la partita si conclude con due gol di scarto, sebbene forse alcune azioni di Corbellini avrebbero meritato migliore sorte.

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Quello che si conclude con l’amaro in bocca è un campionato che tutto sommato va interpretato con più luci che ombre. Innanzitutto il gruppo. Chi scrive, guardando indietro alla propria decennale “carriera” di allenatore può tranquillamente affermare che quello che si è creato è davvero un ottimo gruppo, forse il migliore conosciuto, capace di smussare gli spigoli caratteriali e di vivere ogni incontro (allenamento o partita che fosse) come un incontro tra amici veri sebbene solamente 10 mesi fa nemmeno si conoscessero. Gruppo che ha saputo pian piano diventare squadra ed essere anche efficace in occasione della “rimonta” del ritorno. Poi i risultati. La famosa “rimonta” di cui sopra che ha portato a fare 19 punti nel girone di ritorno a fronte di soli 8 dell’andata. Peccato per il finale in cui si è arrivati un po’ “scarichi” mentalmente ma che comunque non può sporcare quanto fatto. Questo girone deve e può essere il punto di partenza per una stagione migliore da settembre. Infine le poche ombre. Alcuni personalismi ancora da smussare, l’evidente immaturità dimostrata nel momento decisivo e alcuni limiti tecnici. Niente di irrimediabile. Con questi ragazzi, con questo gruppo, con questa squadra e con questa società tutto sarà possibile. Ripartiamo da qui e andiamo verso un sogno realizzabile che, si sa, noi siamo fatti della stessa materia dei sogni…

(Libero Pavan)